Parrocchie

PARROCCHIA S. AMBROGIO, INVERIGO
Indirizzo: Piazza Sant’Ambrogio 4
Telefono: 031 607103

FUNZIONI RELIGIOSE
S. Messa prefestiva: ore 17.00
S. Messa festiva: ore 11.15 – 18.00
S. Messe feriali: martedì ore 20.30, giovedì ore 18.00

ORATORIO DI INVERIGO
Indirizzo: Via Trento 3
Telefono: 031 2268806 (Bar)

Cenni storici

La “capella” di Inverigo è ancora citata nel 1398 tra quelle del plebato di Mariano. Nel Liber seminarii mediolanensis del 1564 figura tra le rettorie della pieve di Mariano anche quella di Inverigo. Nella visita pastorale dell’arcivescovo Gabriele Sforza del 1455 risulta attestata la rettoria di Inverigo. Dal XVI al XVIII secolo la parrocchia di Inverigo, a cui era preposto il vicario foraneo di Mariano Comense, è costantemente ricordata negli atti delle visite pastorali compiute dagli arcivescovi e delegati arcivescovili di Milano nella pieve di Mariano Comense, inserita nella regione IV della diocesi. Nel 1762, durante la visita dell’arcivescovo Giuseppe Pozzobonelli nella pieve di Mariano Comense, nella chiesa parrocchiale di Sant’Ambrogio, si avevano il sodalizio del Santissimo Sacramento, istituito canonicamente, e la confraternita della Beata Vergine del Monte Carmelo, eretta canonicamente il 7 novembre 1679. Il numero dei parrocchiani era di 523 di cui 385 comunicati. Entro i confini della parrocchia di Inverigo esistevano gli oratori di San Giuseppe, di giuspatronato del marchese di Caravaggio; San Silvestro, spettante al marchese di Crivelli; Sant’Andrea apostolo, spettante al marchese di Crivelli; Santa Maria della Noce, di giuspatronato del seminario maggiore. Verso la fine del XVIII secolo, secondo la nota specifica delle esenzioni prediali a favore delle parrocchie dello stato di Milano, la parrocchia di Sant’Ambrogio possedeva fondi per 332.11 pertiche; il numero delle anime, conteggiato tra la Pasqua del 1779 e quella del 1780, era di 588. Nella coeva tabella delle parrocchie della città e diocesi di Milano, la rendita netta della parrocchia di Sant’Ambrogio assommava a lire 1155; la nomina del titolare del beneficio spettava all’ordinario. Nel 1900, all’epoca della prima visita pastorale dell’arcivescovo Andrea Carlo Ferrari nella pieve di Mariano, la rendita netta del beneficio parrocchiale assommava a lire 3900. Entro i confini della parrocchia di Sant’Ambrogio esisteva l’oratorio di Santa Maria alla Noce, di proprietà del seminario arcivescovile e gli oratori privati di San Silvestro, presso casa Crivelli; Sant’Andrea, presso casa Crivelli; San Giuseppe, presso la Rotonda, di proprietà di casa D’Adda; si aveva la confraternita del Santissimo Sacramento. Il numero dei parrocchiani era di 1350. Tra XIX e XX secolo la parrocchia di Sant’Ambrogio di Inverigo è sempre stata compresa nella pieve di Mariano Comense e nel vicariato foraneo di Mariano Comense, nella regione IV, fino alla revisione della struttura territoriale della diocesi, attuata tra 1971 e 1972, quando è stata attribuita al decanato di Cantù nella zona pastorale V di Monza.

PARROCCHIA S. LORENZO MARTIRE, VILLA ROMANO’
Indirizzo: Piazza san Lorenzo 1

FUNZIONI RELIGIOSE
S. Messa prefestiva: ore 20.30
S. Messa festiva: ore 11.00
S. Messe feriali: giovedì ore 8.00

ORATORIO DI VILLA ROMANO’
Indirizzo: Via Manzoni 1

Cenni storici

La chiesa di San Lorenzo di “Coliate” risulta elencata tra le dipendenze della pieve di Mariano fin dal XIII secolo. Il toponimo Coliate è attribuito a Villa Romanò in una dichiarazione ufficiale dei redditi del monastero maggiore di Milano dell’anno 1278, in cui si ricordano le località di “arosio cum bugonzo et coliate cum romanore”. La “capella” di Villa è ancora citata nel 1398 tra quelle del plebato di Mariano.
Nel Liber seminarii mediolanensis del 1564 figura tra le rettorie della pieve di Mariano anche quella di San Lorenzo di Villa. Dal XVI al XVIII secolo la parrocchia di Villa Romanò, a cui era preposto il vicario foraneo di Mariano Comense, è costantemente ricordata negli atti delle visite pastorali compiute dagli arcivescovi e delegati arcivescovili di Milano nella pieve di Mariano Comense, inserita nella regione V della diocesi.
Nel 1762, durante la visita dell’arcivescovo Giuseppe Pozzobonelli nella pieve di Mariano Comense, nella chiesa parrocchiale di San Lorenzo levita e martire, si aveva la confraternita, senza abito, del Santissimo Sacramento, istituita da San Carlo il 16 novembre 1570. Il numero dei parrocchiani era di 300.
Entro i confini della parrocchia di San Lorenzo esistevano gli oratori privati di Sant’Anna, presso Rigamonti; Immacolata, presso Panceri; S. Biagio in Bigoncio, di proprietà di Alessandro Perego; si aveva la confraternita del Santissimo Sacramento.
Tra XIX e XX secolo la parrocchia di San Lorenzo martire di Villa Romanò è sempre stata compresa nella pieve di Mariano Comense e nel vicariato foraneo di Mariano Comense, nella regione IV, fino alla revisione della struttura territoriale della diocesi, attuata tra 1971 e 1972, quando è stata attribuita al decanato di Cantù nella zona pastorale V di Monza.

PARROCCHIA S. MICHELE ARCANGELO, ROMANO’
Indirizzo: Piazza S. Michele 2

FUNZIONI RELIGIOSE
S. Messa prefestiva: ore 18.00
S. Messa festiva: ore 10.00
S. Messe feriali: lunedì, mercoledì e venerdì ore 8.30

Cenni storici

La chiesa di San Michele risulta elencata tra le dipendenze della pieve di Mariano fin dal XIII secolo. Dal XVI al XVIII secolo la parrocchia di Romanò, a cui era preposto il vicario foraneo di Mariano Comense, è costantemente ricordata negli atti delle visite pastorali compiute dagli arcivescovi e delegati arcivescovili di Milano nella pieve di Mariano Comense, inserita nella regione IV della diocesi. Nel 1762, durante la visita dell’arcivescovo Giuseppe Pozzobonelli nella pieve di Mariano Comense, nella chiesa parrocchiale di San Michele arcangelo, si aveva il sodalizio del Santissimo Sacramento, eretto da Antonio Verri il 18 novembre 1741, al quale fu aggregato il sodalizio del Santissimo Rosario. Entro i confini della parrocchia di Romanò esisteva l’oratorio di Santa Liberata in Ghiano.
Verso la fine del XVIII secolo, secondo la nota specifica delle esenzioni prediali a favore delle parrocchie dello stato di Milano, la parrocchia di San Michele possedeva fondi per 203.20 pertiche; il numero delle anime, conteggiato tra la Pasqua del 1779 e quella del 1780, era di 340. Nella coeva tabella delle parrocchie della città e diocesi di Milano, la rendita netta della parrocchia di San Michele assommava a lire 431; la nomina del titolare del beneficio spettava all’ordinario.
Nel 1900, all’epoca della prima visita pastorale dell’arcivescovo Andrea Carlo Ferrari nella pieve di Mariano, la rendita netta del beneficio parrocchiale assommava a lire 1712.36. Entro i confini della parrocchia di San Michele arcangelo esisteva l’oratorio di Santa Liberata vergine e Sant’Antonio abate in Ghiano; si aveva la confraternita del Santissimo Sacramento. Il numero dei parrocchiani era di 1250.
Tra XIX e XX secolo la parrocchia di San Michele arcangelo di Romanò Brianza è sempre stata compresa nella pieve di Mariano Comense e nel vicariato foraneo di Mariano Comense, nella regione IV, fino alla revisione della struttura territoriale della diocesi, attuata tra 1971 e 1972, quando è stata attribuita al decanato di Cantù nella zona pastorale V di Monza.

PARROCCHIA S. VINCENZO, CREMNAGO
Indirizzo: Piazza S. Vincenzo 1

FUNZIONI RELIGIOSE
S. Messa prefestiva: ore 18.00
S. Messa festiva: ore 07.30 – 10.00
S. Messe feriali: lunedì, martedì, mercoledì e venerdì ore 9.00,
giovedì in S. Giuseppe ore 20.30

PRIMO VENERDI’ DEL MESE
In S. Vincenzo, adorazione Eucaristica dalle ore 21.00 alle ore 22.00

ORATORIO DI CREMNAGO
Indirizzo: Via Stoppani 1

Cenni storici

La chiesa di San Vincenzo risulta elencata tra le dipendenze della pieve di Mariano fin dal XIII secolo. La “capella” di Cremnago è ancora citata nel 1398 tra quelle del plebato di Mariano. La sua fondazione risale al 31 agosto 1606. Dal XVI al XVIII secolo la parrocchia di Cremnago, a cui era preposto il vicario foraneo di Mariano Comense, è costantemente ricordata negli atti delle visite pastorali compiute dagli arcivescovi e delegati arcivescovili di Milano nella pieve di Mariano Comense, inserita nella regione IV della diocesi. Nel 1762, durante la visita dell’arcivescovo Giuseppe Pozzobonelli nella pieve di Mariano Comense, entro i confini della parrocchia di San Vincenzo esisteva l’oratorio pubblico dei Santi Giuseppe, Anna ed Elisabeth, di giuspatronato della famiglia Ripa.
Verso la fine del XVIII secolo, secondo la nota specifica delle esenzioni prediali a favore delle parrocchie dello stato di Milano, la parrocchia di San Vincenzo possedeva fondi per 115.4 pertiche; il numero delle anime, conteggiato tra la Pasqua del 1779 e quella del 1780, era di 348. Nella coeva tabella delle parrocchie della città e diocesi di Milano, la rendita netta della parrocchia di San Vincenzo assommava a lire 675.9.3; la nomina del titolare del beneficio spettava all’ordinario.
Nel 1900, all’epoca della prima visita pastorale dell’arcivescovo Andrea Carlo Ferrari nella pieve di Mariano, la rendita netta del beneficio parrocchiale assommava a lire 545.03. Entro i confini della parrocchia di San Vincenzo levita e martire esistevano gli oratori di San Giuseppe; Immacolata Concezione in casa Perego; Beata Vergie del Suffragio in Valle Sorda; si aveva la confraternita del Santissimo Sacramento. Il numero dei parrocchiani era di 900. Tra XIX e XX secolo la parrocchia di San Vincenzo martire di Cremnago è sempre stata compresa nella pieve di Mariano Comense e nel vicariato foraneo di Mariano Comense, nella regione IV, fino alla revisione della struttura territoriale della diocesi, attuata tra 1971 e 1972, quando è stata attribuita al decanato di Cantù nella zona pastorale V di Monza.

Informazioni tratte da http://siusa.archivi.beniculturali.it